Scarlett St. Clair
A touch of darkness
Queen edizioni, 380 pagine.
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Scarlett St. Clair rielabora il mito della dea della primavera e del dio dell'Oltretomba, proiettandoli nell'era moderna, in una immaginaria Nuova Atene, metropoli dotata di tutti i confort e le tecnologie del XXI secolo, senza disdegnare qualche tocco di antichità, che nel complesso non stona.
Le divinità, anche se irraggiungibili, vivono a stretto contatto con gli esseri umani e le creature del folklore mitologico greco. Fanno affari, gestiscono attività commerciali e aziende, continuano a intromettersi nelle vicende umane, elargendo favori e castigandoli all'occorrenza, ma soprattutto si fanno desiderare un casino. Tutte le attività che le divinità svolgono sulla Terra ovviamente sono collegate con le loro funzioni divine. Tra loro, però, c'è una dea che fatica a far emergere i suoi poteri, e per questo è costretta a utilizzare la magia di sua madre: Persefone, fantomatica divinità della primavera. Persefone riesce a convincere sua madre Demetra a trasferirsi nella capitale per frequentare l'università e dedicarsi al suo sogno: diventare giornalista. Ma Demetra non è assolutamente contenta della scelta della figlia, anzi la ostacola in tutti i modi. Demetra è la classica madre asfissiante e iperprotettiva, che con la scusa di voler proteggere la giovane figlia dai mali del mondo, la soffoca sotto una campana di vetro, nascondendola alla vista del mondo e delle altre divinità. Così Persefone cresce piena di insicurezze e dubbi e paure, e nonostante il carattere volitivo e la grande energia, i suoi poteri non si manifestano.
Le divinità, anche se irraggiungibili, vivono a stretto contatto con gli esseri umani e le creature del folklore mitologico greco. Fanno affari, gestiscono attività commerciali e aziende, continuano a intromettersi nelle vicende umane, elargendo favori e castigandoli all'occorrenza, ma soprattutto si fanno desiderare un casino. Tutte le attività che le divinità svolgono sulla Terra ovviamente sono collegate con le loro funzioni divine. Tra loro, però, c'è una dea che fatica a far emergere i suoi poteri, e per questo è costretta a utilizzare la magia di sua madre: Persefone, fantomatica divinità della primavera. Persefone riesce a convincere sua madre Demetra a trasferirsi nella capitale per frequentare l'università e dedicarsi al suo sogno: diventare giornalista. Ma Demetra non è assolutamente contenta della scelta della figlia, anzi la ostacola in tutti i modi. Demetra è la classica madre asfissiante e iperprotettiva, che con la scusa di voler proteggere la giovane figlia dai mali del mondo, la soffoca sotto una campana di vetro, nascondendola alla vista del mondo e delle altre divinità. Così Persefone cresce piena di insicurezze e dubbi e paure, e nonostante il carattere volitivo e la grande energia, i suoi poteri non si manifestano.
A Nuova Atene tutto fila liscio fintanto che Persefone non decidere di accompagnare l'amica del cuore in un locale tra i più chiacchierati della città: il Nevernight.
Cosa potrà mai capitare di così sconvolgente nel locale? Dopo una vita di segregazione e ricatto materno, la giovane dea si ritroverà completamente scombussolata e ammaliata dal dio dell'Oltretomba - che per inciso è il proprietario del locale in questione e di chissà quante altre attività notturne - con la quale si ritroverà legata a causa di una scommessa, persa molto ingenuamente. Tra i due saranno scintille, inutile dirlo, con grande scorno della madre di lei, tira e molla interminabili tra loro.
La storia nel complesso è assolutamente godibile (a tratti mi ricorda molto Lore Olympus, anche se con note decisamente più dark), è scritta bene e anche molto passionale.
Però, c'è un però. A tratti è assolutamente ridicola. Sono assolutamente ridicole cose come limousine, whiskey. Andiamo, sono cose da anni '80, ora stonano anche nei peggiori romance.
I continui richiami al protagonista come maschio alpha ricco, bellissimo, potente e senza scrupoli (solo quando si tratta degli altri, perchè nei confronti della protagonista è assolutamente agnellino, attento e sensibilissimo). Per fortuna la protagonista femminile, a parte una certa pedanteria a tratti, anche se giovane e poco pratica del mondo ha grinta da vendere e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
Ci sarebbe anche da lavorare un tantino sui segnali di consenso e rifiuto tra le persone, che la scrittrice non sembra aver capito molto bene (o peggio, fa finta di non capire), ma anche questo è materiale molto comune per certi romance, sulla quale la comunità, a mio parere, dovrebbe dare dei segnali chiari. Tuttavia, questi sono aspetti, fastidiosi, certamente, ma tollerabili.
I continui richiami al protagonista come maschio alpha ricco, bellissimo, potente e senza scrupoli (solo quando si tratta degli altri, perchè nei confronti della protagonista è assolutamente agnellino, attento e sensibilissimo). Per fortuna la protagonista femminile, a parte una certa pedanteria a tratti, anche se giovane e poco pratica del mondo ha grinta da vendere e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
Ci sarebbe anche da lavorare un tantino sui segnali di consenso e rifiuto tra le persone, che la scrittrice non sembra aver capito molto bene (o peggio, fa finta di non capire), ma anche questo è materiale molto comune per certi romance, sulla quale la comunità, a mio parere, dovrebbe dare dei segnali chiari. Tuttavia, questi sono aspetti, fastidiosi, certamente, ma tollerabili.
Il peggio, la cosa che mi ha portato a dare due lune rosicate al tutto è la storia del glamour. Però per scoprire di cosa si tratta dovrete leggerlo.
Per riassumere: romance molto sentimentale e a tratti particolarmente trash, primo volume di una serie tutta incentrata su Ade e Persefone nei tempi moderno, godibile per chi ama questo mito, e i romance con protagonisti adulti (ultracentenari in questo caso). Continuerò sicuramente a leggerla, perchè ovviamente voglio sapere come va a finire.
P.s.: non ci sono cattivə particolarmente antipatici, a parte Demetra, che è solo stronza e prepotente. Vedremo continuando la saga.
Buona lettura e a presto!
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