“Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità ”.
Recentemente ho riletto Harry Potter e la camera dei segreti, secondo volume della celeberrima saga scritta da J. K. Rowling. La saga fantasy è composta da sette romanzi - uno per ogni anno scolastico - ed è incentrata sulle avventure vissute dal giovane mago Harry e da Hermione Granger e Ron Weasley, suoi carissim* amic*, oltre che a tutt* quell* che avranno a che fare con loro durante gli anni scolastici che passeranno a Hogwarts.
Harry, particolarmente giù di morale durante le vacanze estive, si chiede se quello che ha passato solo pochi mesi prima non sia stato tutto un sogno. Non riceve lettere ne notizie da nessun*. Tuttavia, bene presto la noia e la solitudine verranno spazzate via grazie alla visita di Dobby, un elfo domestico zelante, che gli intima di non tornare ad Hogwarts per il secondo anno, perchè una grande minaccia è in agguato. Resosi conto che Harry non ha nessuna intenzione di seguire il suo consiglio, Dobby combinerà un bel pasticcio, che porterà i Dursley a mettere Harry in punizione.
Grazie al tempestivo aiuto di Ron e dei suoi fratelli gemelli, Fred e George, Harry riuscirà a lasciare la casa dei Dursley, e a bordo della macchina dei Weasley, una vecchia Ford Anglia truccata da loro padre, raggiungerà la Tana, dove vive tutta la famiglia Weasley.
Alla Tana, Harry farà la conoscenza della mamma di Ron e dei gemelli, la signora Molly, e di Ginny, la più piccola dei fratelli Weasley, che scoppia di ammirazione e di imbarazzo ogni volta che incrocia il suo sguardo o entra nella stessa stanza.
Dopo un ritorno rocambolesco ad Hogwarts, i guai non tardano ad arrivare.
Innanzitutto assumono le sembianze del nuovo professore di Difesa contro le arti oscure. Gilderoy Lockard è a metà strada tra un buffone vestito sempre in tinta e un divo consumato. Si vanta ad ogni occasione di avere compiuto le imprese più incredibili e strabilianti, e ha un’opinione su tutto, riuscendo nell’improbabile impresa di stare sulle palle praticamente a tutti, compreso Albus Silente.
Come se non bastasse, incomincia a dare consigli e attenzioni non richiesti a Harry, convinto di doverlo guidare nel tortuoso sentiero verso il successo.
Tra i compiti, gli allenamenti di quidditch e le varie scaramucce contro i tanto odiati Serpeverde, incominciano i guai veri. Quelli seri.
Harry scopre di poter udire una terrificante voce, una voce che gli altri sembrano non sentire, che immancabilmente lo porta nelle vicinanze di qualche scena del crimine: prima su quella dove giace mezza stecchita Mrs Purr, la gatta del custode di Hogwarts, il signor Fitch, e poi su quella dove è stato pietrificato Justin Finch-Fletchley, un ragazzo nato gabbano, conosciuto durante le lezioni di Erbologia. Dalle scritte lasciate di fianco alle vittime e dalle informazioni racimolate, si scopre che dietro a questi gravi attentati c’è l’apertura della Camera dei Segreti, ad opera dell’Erede di Serpeverde.
Harry, Hermione e Ron non perdono tempo e si buttano nella mischia per scoprire chi possa essere costui o costei, che sta seminando il panico nella scuola. Grazie a una idea geniale di Hermione, Harry si ritroverà nel bagno delle ragazze del terzo piano, perennemente guasto, per via della presenza di Mirtilla Malcontenta, una dei fantasmi di Hogwarts. In questo bagno Harry troverà uno strano diario, appartenuto ad un certo Tom O. Riddle, studente di Hogwarts, che ha frequentato la scuola di magia ben cinquant’anni prima.
Il diario è stregato e Harry riesce a parlare con Tom che si rende disponibile per mostrargli i suoi ricordi e fargli finalmente capire chi è il colpevole che ha sguinzagliato il mostro per il castello l’ultima volta, aprendo la Camera dei Segreti.
La scoperta getterà Harry nello sconforto. E questo lo spingerà ad agire ancora più energicamente. Fino a quando anche Hermione non sarà vittima del mostro, insieme ad una studentessa di Corvonero, Penelope Light.
La situazione è ormai talmente critica che anche il primo ministro della magia è costretto a intervenire, mentre Albus Silente, il preside, viene allontanato dal consiglio della scuola su istigazione di Lucius Malfoy.
Harry e Ron sono ormai su di giri, dopo il susseguirsi di tutti questi avvenimenti. Sanno che devono fare qualcosa, e qualcosa effettivamente fanno. Grazie alla loro propensione nell’infrangere le regole della scuola, scopriranno che lo studente incolpato dell’accaduto cinquant’anni prima non è il vero responsabile,. E quando si decidono a riferire tutto a qualche insegnante, scoprono con sgomento che Ginny, la sorella minore di Ron, è stata rapita e portata nella Camera dei Segreti. I due decidono allora di agire velocemente, prima che sia troppo tardi, e con molto ingegno (e grazie alle abilità da rettilofono di Harry), scoprono l’ingresso della Camera della Segreti.
Qui Harry dovrà affrontare il vero Erede di Serpeverde e il basilisco, il mostro che pietrifica gli studenti, e grazie al tempestivo arrivo di Fanny, la fenice di Silente, riuscirà a sconfiggere i cattivi e salvare Ginny Weasley.
Tutto è bene quel che finisci bene. Silente viene reintegrato nella sua posizione di preside di Hogwarts, Ginny è salva, come tutt* quell* che sono stat* pietrificat* dal basilisco. Il professore di Difesa contro le arti oscure verrà messo in condizioni di non poter ritornare per il terzo anno. E come se non bastasse, Harry e Silente si prenderanno una bella rivincita su Lucius Malfoy.
Peccato solo che Harry dovrà tornare ancora a Privet Drive dai Dursley, per le vacanze estive.
J. K. Rowling
Harry Potter e la camera dei segreti
Salani
272 pagine
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