Yokai è un bel librone denso e ruvido che contiene i massimi capolavori selezionati con cura dalle opere della tradizione giapponese, conservate presso il Mononoke Museum di Miyoshi, nella prefettura di Hiroshima, in Giappone, ovviamente.
Questa meravigliosa esposizione sfogliabile, curata nei minimi dettagli, ci offre la possibilità di goderci una vasta selezione di tavole rappresentanti yokai della tradizione giapponese nel corso degli anni.
Cosa sono gli yokai?
Gli yokai sono svariate tipologie di creature soprannaturali della mitologia giapponese.
Si tratta di creature fantastiche, che nel corso degli anni sono state rappresentate e immortalate, dapprima attraverso la tradizione orale, poi tramite documenti scritti e in seguito vennero raffigurate grazie alle arti visive.
Gli yokai nascono dalle personificazioni delle paure umane, dalla paura che colpisce l’essere umano davanti all’ignoto e alle tenebre. Da quel brivido che corre lungo la spina dorsale quando si indugia con lo sguardo su un angolo buio.
Esistono yokai che non sono propriamente creature. Non sono ne umani ne animali, ma oggetti del quotidiano che si sono trasformati in mostri e mostriciattoli. Ci sono yokai antropomorfi, grotteschi e raccapriccianti e yokai animaleschi e terribili, che solleticano la nostra antica memoria, ma troppo bizzarri per esserci familiari.
Gli yokai possono essere malevoli, crudeli e portatori di sventure oppure benevoli, tanto da essere venerati.
Altri sono semplicemente buffi e bizzarri, ma sicuramente mai innocui, perchè davanti a uno yokai non si può rimanere indifferenti.
Questa raccolta ci offre yokai a bizzeffe. Di tutti i tipi, in meravigliose tavole e spiegazioni, con dettagli e ingrandimenti che sono una goduria per gli occhi.
Il volume si apre con “L’universo artistico degli yokai”, scritto da Yumoto Koichi, direttore emerito dello Yumoto Memorial Japan Museum, ovvero il Miyoshi Mononoke Museum, e da uno scritto di Daniel Sastre, professore associato dell’Università autonoma di Madrid, “Yokai e mostri”.
Seguono, divisi in “blocchi” le illustrazioni dei rotoli, introdotti da una breve e utile spiegazione dello stesso, il luogo e l’autore se conosciuto.
Tra i più belli e particolari - a mio avviso - ci sono il “Rotolo dei fantasmi” (Obake emaki) del periodo Edo, estremamente preciso nel tratto, pulito e dettagliato.
Il manoscritto Oishi Hyoroku del periodo Edo, contenente meravigliosi yokai giganti.
Il trittico rappresentante Asakura Togo, anch’esso del periodo Edo. Estremamente dettagliato, pieno di colori ed espressività .
Ma il più potente di tutti, per suggestione visiva, pienezza e complessità è la nishiki-e “La sconfitta dell’astore della provincia di Shinano".
In realtà sono tutti bellissimi.
Ognuna di queste tavole trasmette emozioni, vuoi per i colori, per il tratto, il ribrezzo o lo stupore che suscitano. Ogni tavola ci cattura e ci fa piombare in un'altra dimensione, dall'altra parte.
Yokai è certamente un libro da collezione, per gli appassionati di mostri e di arte.
Super consigliato.
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Yokai | a cura di Daniel Sastre
L’ippocampo ✶ Arti del Giappone
Anno edizione 2021
Anno pubblicazione 2021
512 pag., libro in brossura con sopraccoperta
Nicole | Moony Reader
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