Una giovanissima donna, nella lontana estate del 1816 a Villa Diodati, nei pressi del lago di Lemano, decide di accettare la sfida che l'ospite della combriccola lancia ai suoi compagni: scrivere un terrificante racconti di fantasmi. Da cosa nasce questa idea? I suoi compagni di villeggiatura, ospiti dell'eccentrico Lord Byron, si annoiano. Il clima è pazzesco, perché qualche mese prima, l'eruzione di un lontano vulcano ha sconvolto il tempo in quasi tutto il mondo. Così, se non si può godere delle piacevolezze dell'estate svizzera, bisognerà trovare qualche cosa d'altro da fare. L'idea è quella di spaventarsi un pò con racconti sui fantasmi, che vanno sempre di moda.
Mary Shelley, è questo il nome della giovanissima donna, è la scrittrice che ha regalato all'umanità Frankenstein.
Raccogliendo la sfida di comporre un racconto di fantasmi - che solo lei e il medico personale di Lord Byron, un certo John Polidori, riusciranno a portare a termine - scrive uno dei romanzi più struggenti della storia della letteratura.
Ma procediamo con ordine, perchè a mio avviso, non si può trattare Frankenstein, senza conoscere un pò della biografia di questa brillantissima ragazza.
Mary Wollstonecraft Godwin nasce nell'agosto del 1797, un periodo non particolarmente propenso ad accettare giovani donne audaci e indipendenti. Figlia di William Godwin, filosofo e politico e di Mary Wollstonecraft, scrittrice e femminista, Mary ha tutte le carte in regola per diventare una donna straordinaria. I suoi genitori sono entrambi intelletualǝ. La madre in particolare è ricordata per aver scritto A vindication of the right woman, testo che la colloca a buon diritto tra le antesignane del movimento femminista liberale. Rimasta orfana della madre da neonata (morirà di parto pochi giorni dopo averla data alla luce), Mary cresce educata dal padre, nel culto della moglie, anche se tuttavia non riuscirà a conciliare completamente le sue idee con le sue azioni. La giovanissima Mary, all'età di diciassette anni scappa in Svizzera con lo scrittore Percy Bysshe Shelly, con la quale aveva una eccezionale intesa intellettuale e sentimentale. Purtroppo Shelley era già sposato, e i due diedero non poco scandalo, tanto da portare il padre di lei a interrompere qualsiasi rapporto con la figlia.
E' durante questa fuga d'amore che Shelley si ritrova nella condizione di scrivere, inizialmente per gioco, il romanzo. Un romanzo che addensa tra le sue pagine tutto il tumulto che la giovane Mary stava vivendo in quel momento.
Ella non poteva ignorare la sua condizione di orfana e di madre in lutto per la scomparsa prematura della sua bambina. Come non poteva ignorare la condizione di negazione che le aveva inflitto il padre, allontanandola da se. Nonostante la giovane età, Shelley scrive con penna decisa e passionale le vicende del mostro-scienziato e del mostro-creatura, coinvolgendo chi legge in un vortice irresistibile di pathos. Costringendoci a interrogarci costantemente su chi possa avere "ragione" in questa lotta lenta e inesorabile tra il creatore e la sua creatura. Lo scienziato, che si appropria ed avoca a sé l'atto della creazione, deturpandolo e abbruttendolo al punto di mettere insieme pezzi e frattaglie di altri esseri, pur di giungere al compimento della sua opera. Ignorando completamente, scavalcandole, le leggi della natura sul concepimento e la creazione della vita, questo padre-creatore non reggerà neanche alla vista della sua creatura, così orrida, spaesata e bestiale. Scapperà vigliaccamente, senza curarsi minimamente dei suoi bisogni o delle possibili conseguenze che un atto così scellerato potrebbero scatenare. E la creatura, della quale non conosciamo neanche il nome, ma che nel corso degli anni ha preso quello del suo creatore, appena nata è già cosi rinnegata. Costretta da sola a comprendere come sopravvivere. Costretta fin da subito a patire l'orrida sorte che al mondo tocca ai brutti, ai mostruosi e ai deformi. Anche se inizialmente può risultare ridicola e stonata la capacità del mostro di riuscire in pochi anni a diventare così astuto, intelligente e smaliziato (e acculturato), lo sgomento dura poco, dacché ci ricordiamo le condizioni straordinarie che l'hanno portato al mondo, e dopo lo sgomento non può che iniziare a germogliare nel petto un sentimento di empatia e rispetto per questo reietto, che così tanto assomiglia ad alcune parti nascoste del nostro animo.
Siamo in un momento imprecisato del 1700, il signor Walton scrive alla sorella delle condizioni eccezionali che l'hanno portato a fare la conoscenza del dottor Viktor Frankenstein, naufrago su una zattera nel mezzo dei ghiacci del polo. Dopo una breve convalescenza per aiutarlo a rimettersi in salute, tra i due nasce una certa simpatia, che li porterà a condividere le spiacevolissime e terribili vicende che hanno condotto lo scienziato a essere raccolto mezzo morto nel mare glaciale artico. pieno di stupore e di curiosità, Walton non può che essere grato di aver incontrato sulla sua strada un uomo così straordinario, patendo egli l'afflizione di non poter condividere con nessun amico le sue vicende e le sue scoperte. Tuttavia, ben presto il dottore avrà di che rimproverare all'esploratore di non cedere alla brama e all'avidità che una folle ricerca potrebbero scatenare in lui, per non rischiare di fare la sua identica e sciagurata fine. Decidendo di metterlo a parte di quello che gli è capitato, Frankenstein incomincia a raccontare...
Dopo un'infanzia felice e spensierata, cresciuto circondato dall'amore dei genitori, devoti e attenti, e dall'ammirazione della cugina e dei fratelli, Viktor Frankenstein dovrà affrontare il primo vero dolore della sua vita, ovvero la scomparsa della sua cara mamma. Tuttavia il lutto sarà breve perché il giovane era in procinto di recarsi a Ingolstadt per iniziare la sua vita universitaria. Saranno anni bellissimi per lui. Le capacità intellettuali e sociali lo porteranno ben presto a scalare le vette del successo e dell'ammirazione, garantendogli una posizione di prestigio tra gli studiosi della sua cerchia. Saranno forse i successi conseguiti a rendere superbo il suo cuore e avida la sua mente, tanto da indurlo a mettere a frutto certi studi che ha condotto, e che a suo dire riusciranno a portarlo a infondere la vita nella materia inerte. Inizia così un periodo di lavoro febbrile che finisce solo con il coronamento del suo successo: la creatura che ha assemblato, palpita di vita. Ma questa creatura è aberrante, così disgustato se ne allontana. Decide allora di dedicarsi ad altro, guidato e accompagnato dall'amico di una vita, Clerval, che nel frattempo l'ha raggiunto per incominciare i suoi studi. Frankenstein ha passato molti anni lontano da casa, e nell'eccitazione della scoperta scientifica e del lavoro che ne è conseguito ha anche quasi interrotto la corrispondenza con i suoi cari. E' perfettamente consapevole della preoccupazione che ha suscitato in loro e così, dopo una lunga degenza (dovuta al patema derivato dall'aborto di creatura che ha messo al mondo) decide che è il momento giusto per tornare a casa, a riabbracciare i suoi cari.
Ma il ritorno a casa non sarà lieto, ne fonte di ristoro per lui. Perchè da questo momento incominceranno a susseguirsi tutta una serie di tragedie, come giusta contropartita delle sue azioni. Appena tornato a casa apprende la notizia che il suo dolce fratellino è stato assassinato. Ci vorranno ben pochi indizi prima di comprendere l'oscura verità che sta dietro a questo omicidio, e il gioco fatale e perverso che incomincerà con il suo mortale nemico. La creatura esige riparazione per il torto che ha subito. L'abbandono, la superficialità e la negligenza con la quale è stato accolto nel mondo lo pongono in credito. Frankenstein deve riparare al torto esaudendo la richiesta della creatura. Ma Frankenstein, anche se in un primo momento si fa convincere e ammaliare dalle argomentazioni del suo nemico, cambierà idea, portando così il conflitto a inasprirsi e diventare mortale.
Seguiranno anni terribili, di tormento e di morte per lo scienziato, che ormai dovrà dedicare la sua vita a riparare al fatale errore. Vedendosi strappare la felicità e i cari che ama, dovrà decidersi a inseguire la creatura anche in capo al mondo, pur di mettere la parola fine a tutta questa vicenda. Tuttavia, il finale sarà più amaro di quel che potrebbe immaginare.
Nicole | Moony Reader
Commenti
Posta un commento