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Letture di giugno | #wrapup



Giugno è volato alla velocità della luce, e ormai siamo nel pieno dell’estate (?), anche se il tempo fatica ancora a rendersi completamente estivo. E così, qui nel nord Italia, tra un temporale e l'altro, ho letto un po' di cose interessanti. Ve ne parlo in questo articolo, con qualche riflessione a caldo, ed estremamente di parte.


Honjok. L’arte di vivere da soli | Francie Healey Giunti

Honjok. Il metodo coreano per vivere felici con se stessi | Jade Jeongso An & Silvia Lazzaris Vivida


Questi due libri li tratterei insieme, perchè affrontano lo stesso argomento, il fenomeno honjok.
Di che si tratta? Fondamentalmente di un movimento di liberazione sociale da tutta una serie di pregiudizi e imposizioni che molt* giovan* subiscono nella nostra società. Nasce originariamente in Corea del Sud, ma piano piano si è diffuso in tutto il mondo, arrivando timidamente a farsi conoscere anche in Italia. Per il momento questi sono i due unici libri che ho trovato che trattano l’argomento, ma non mi stupirebbe se tra qualche tempo diventassero qualcuno in più. Nonostante entrambi si dedichino a spiegare chi siano le persone Honjok, da dove nasce l’esigenza che ne ha permesso la diffusione, e quale sia il contesto sociale, culturale ed economico che lo riguarda, questi due libri sono molto diversi tra loro. Il primo è un vero e proprio libro di self help, a tratti un pò troppo auto-indulgente e zuccheroso. Il secondo, a mio avviso, è più concreto, più sul pezzo e da molti consigli pratici utili per vivere bene anche facendo cose in solitaria. Detto ciò, consiglio entrambi, se non fosse altro che di questo argomento c’è ancora troppa poca letteratura in italiano. Ne parlerò sul blog molto presto. Rimani conness*.


La vera storia della banda Hood | Wu Ming 4 Bompiani


Questo romanzo l’ho letto in un giorno. Avevo parecchio tempo a disposizione e l’ho praticamente mangiato.
Le premesse sono due: adoro Wu Ming 4, e lo seguo sempre con estremo piacere; amo le storie che parlano di leggende come Robin Hood, e che ritrattano, presentando sotto una luce nuova, storie già conosciute. Diciamo che possiamo considerarlo una sorta di retelling della leggenda del ladro più amato e conosciuto della letteratura.
Come molti dei racconti di Wu Ming 4, il tono è crudo, schietto, graffiante, con una nota di dolce amaro che lascia malinconic* e trist* dopo la fine della lettura, ma la speranza è l’ultima a morire, e soprattutto brilla sempre, e Wu Ming 4 ha questa eccezionale capacità di trasmettere tutte queste cose contemporaneamente senza farle sembrare in contraddizione tra loro.
In fondo alla pagina troverai l’articolo dedicato a questa lettura. 


Il signore degli anelli. Le due torri | J. R. R. Tolkien Bompiani


Questo romanzo continuerò a leggerlo finché avrò occhi per leggere e fiato nei polmoni. E’ semplicemente uno dei miei libri preferiti, e potrei scriverne all’infinito. Ho perso il conto di quante volte l’ho letto. Probabilmente il mio vero intento è quello di impararlo a memoria e ancora non lo so. 

Alla fine del terzo volume - Il ritorno del re - gli dedicheremo tutta l’attenzione che merita e un lungo articolo sul blog.


MAW. Una mostruosa vendetta contro il patriarcato | Jude Ellison Sady Doyle Tlon


Questo fumetto mi è capitato tra le mani per caso, durante un vagabondaggio in biblioteca. Conoscendo già l’autore ho deciso di prenderlo e di leggerlo. Tuttavia, non mi è piaciuto molto. La storia è banale, nella sua semplicità e ripetibilità, nel senso che la trama tratta di cose che alle donne capitano giorno dopo giorno, da centinaia di anni. Nemmeno il gran finale ad effetto, e alla tragica e cruda esagerazione di un piano magistrale ed estremamente vendicativo, che nasce dall'esasperazione di un gruppo di donne che vivono in una comune, riescono a smorzare la sensazione di un racconto frettoloso, senza sentimento. Il che è un vero peccato perchè i disegni e i colori sono molto belli, e generalmente la scrittura di Doyle è incisiva e tagliente e arriva dove deve arrivare. In questo caso purtroppo no. Non ne parlerò sul blog. Se volete farvi un’idea leggetelo. 


Ho qualche domanda da farti | Rebecca Makkai Bollati Boringhieri


Ultimo romanzo di questo articolo, nel senso che è proprio l’ultimo che ho letto nel mese di giugno, è una sorpresa incredibile e una chicca che mi ha tenuta incollata alle pagine! Non conoscevo questa scrittrice e sinceramente non avevo mai letto un romanzo pubblicato da Bollati Boringhieri, immaginando ingenuamente che si occupassero per lo più di divulgazione. E invece! Il romanzo in questione è avvincente e intrigante, con protagonist* di grande spessore, ma senza eccedere nelle qualità e nelle virtù che trasformerebbero la narrazione in qualcosa di incredibile e super fantasioso, della serie: la protagonista, oltre che stragnocca, è pure straricca e straintelligente. Ci sono persone che potremmo essere noi, o che potremmo incontrare tranquillamente nella vita di tutti i giorni, resi irresistibili dala trama che si avvita magistralmente su un fatto di cronaca nera avvenuto una ventina di anni prima rispetto al tempo della narrazione. Un cold case di tutto rispetto, con un finale sorprendente, non scontato. Lo straconsiglio.


E anche per questo mese è tutto micionə.
Buone Letture e arrivederci a presto con tante altri succosi libri!


Nicole | Moony Reader

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