Raymond E. Feist nasce a Los Angeles nel 1945.
Scrive il suo romanzo di esordio nel lontano 1977, anno in cui consegue anche la laurea in scienze della comunicazione a San Diego. Il primo romanzo - Il signore della magia - è anche il primo libro di una trilogia, formato caro e amatissimo del genere fantastico. E proprio di fantasy, Feist è considerato una sorta di leggenda.
Onestamente non posso che essere d’accordo.
In questi pazzi tempi di proliferazione del genere, spasmodica e incontrollata, tra fenomeni nati sui social e neofiti che ci si buttano a capofitto, Feist è stato rassicurante, riposante. Una sorta di ritorno a casa. Il re delle ceneri è il primo libro che me l'ha fatto conoscere, anche se devo confessare che il primo approccio non è stato molto idilliaco.
Ho scoperto questo titolo bazzicando sulle proposte di Audible. Conoscevo già la voce narrante di Riccardo Ricobello, ed essendomi piaciuto molto, ho pensato di fidarmi. Non ha funzionato. L'ho abbandonato dopo poco. E' passato parecchio tempo prima che mi decidessi a fare un altro tentativo, ma questa volta dopo averlo iniziato nuovamente in formato audiolibro ho deciso di immergermi nel testo, e devo dire che è stata la cosa migliore da fare.
Il mondo di Feist è articolato, denso e pieno di avvenimenti e personaggi. La narrazione si snoda seguendo diversi archi narrativi, e per me era necessario leggerlo per riuscire a immergermi completamente nella trama e riuscire a seguirla al meglio.
Il re delle ceneri è ambientato a Garn, e lo stile narrativo di Feist ci permette di seguire le vicende della trama da diversi punti di vista, essendo un romanzo corale, dove ogni parte gioca un ruolo altrettanto importante. Dopo il Prologo, che pone le basi delle vicende narrate nella trama, e gli eventi che determineranno tutto quello che succederà negli anni successivi, faremo la conoscenza di Hatushaly (il vero protagonista delle vicende, essendo colui intorno alla quale si snoda la trama principale), Hava e Donte e delle questioni che accadono sull'isola di Coaltachin; conosceremo Edvalt, il mastro fabbro e il suo più promettente allievo Declan, che conducono la loro vita nelle Terre del Patto, e avremo modo di intravedere fugacemente anche Daylon Durmach, barone di Marquensas, che in passato ha avuto un peso e un ruolo determinante nei terribili e sanguinosi accadimenti che hanno plasmato il mondo di Garn, per come lo conosciamo oggi.
Il romanzo è edito da Fanucci, in formato con copertina rigida e sovracoperta; inoltre è già disponibile anche il secondo volume - La regina delle tempeste.
Ma di cosa parla questo romanzo? Una ventina di anni prima ai fatti principali della quale leggeremo nel romanzo, i quattro sovrani di Garn, aiutati dai baroni e dai signori liberi, hanno tradito il quinto re Steveren Langene, sovrano di Ithrace, detto Chioma di fuoco. Durante questo terribile attacco, tutta la famiglia reale è stata sterminata e il regno saccheggiato. Il barone Durmach, inaspettatamente, si ritrova tra le braccia il più piccolo dei Chioma di fuoco, e decide di salvarlo affidandolo alle cure di alcuni abitanti di Coaltachin.
Coaltachin è la nazione dei sicari. Vive nel mistero, accrescendo la sua fama grazie a missioni spietate e chirurgiche. Nessuna missione è troppo subdola o crudele per loro. L'intento del barone è quello di far si che il giovane principe possa apprendere le basi del combattimento per potersi difendere in futuro dai nemici della sua famiglia. Perchè il barone è convinto che Lodavico di Sandura, la mente dietro questo tradimento, ci metterà del tempo, ma alla fine reclamerà per se tutto il potere.
Vent'anni dopo facciamo la conoscenza di Hatushaly, Hava e Donte, tre ragazzini allievi sicari intenti a portare a termine una missione affidata loro dal maestro del villaggio (mi viene in mente un pochino la conformazione politica e sociale dei villaggi presente nel manga Naruto, per intenderci). Ma ben presto Hatushaly verà coinvolto in missioni sempre più rischiose e lontane dal suo villaggio. Come se non bastasse il ragazzo incomincia a sentire sempre più forte e prepotente un sentimento d'amore per la sua amica d'infanzia Hava, e uno strano tumulto interiore che non è dovuto ne all'amore ne alle solite paturnie adolescenziali. Hatu - questo è il nomignolo che gli è stato dato dai suoi amici - sa di essere diverso. Dentro di lui alberga qualcosa di tumultuoso, di ribollente che a volte è davvero difficile controllare. Non passerà molto tempo prima che finalmente verrà a conoscenza del terribile segreto che pende sul suo capo.
C'è poi il giovane Declan, allievo fabbro di Edvalt Tasman, uno dei fabbri più capaci delle Terre del Patto. Molti, ma molti anni prima era alle dipendenze del barone di Marquensas, dopo che questi aveva sedato una disputa di confine. Non era diventato schiavo semplicemente perchè le sue creazioni erano eccezionali, e così aveva pattuito con il barone un periodi di dieci anni nella quale l'avrebbe servito al meglio. Scaduto quel termine il fabbro aveva ottenuto la sua libertà , con grande disappunto di Durmach, e la promessa che se Edvalt avesse avuto un allievo bravo tanto quanto lui l'avrebbe mandato a lavorare nel baronato.
Fatalmente gli avvenimenti delle Terre del patto - terre libere dalle pretese dei sovrani - faranno in modo che Declan si ritrovi ben presto libero dall'apprendistato e con il facoltoso titolo di mastro fabbro, a cercare un posto dove vivere della sua arte. Un posto molto vicino al barone Durmach e ben presto anche ad Hatushaly.
E' davvero difficile parlare della trama di questo romanzo senza dare anticipazioni che potrebbero guastarne la lettura, perchè nel corso della trama ci sono molti colpi di scena e accadimenti che spiazzano. Ed è bello non vederli arrivare e farsi cogliere impreparati.
Senza contare che la scrittura di Feist è scorrevole e liscia come velluto, nonostante la quantità di descrizioni e di ragionamenti che fornisce. I suoi protagonisti sono estremamente introspettivi, anche se a più riprese gli mette in bocca parole che vogliono completamente negare questa verità . Sono profondi, pensanti, consapevoli del loro lato più malinconico, se non addirittura oscuro. Ho apprezzato la trama dall'inizio alla fine, e sto temporeggiando per leggere il secondo libro, perchè ancora non sono riuscita a capire quando uscirà il terzo volume.
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