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Lettere a un giovane

…ciò che conta, di conseguenza, è vivere tutto.

Lettere a un giovane
di Rainer Maria Rilke

Anno di pubblicazione: 1929

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[…] Lei è così giovane, e si trova così al di qua di ogni inizio, e io vorrei, meglio che posso, caro amico, pregarLa di avere pazienza con tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande che ha in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti un una lingua straniera.
Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserLe date, perché non sarebbe in grado di viverle. E ciò che conta, di conseguenza, è vivere tutto.
Viva le Sue domande, adesso.
Forse, così, un giorno lontano, a poco a poco, senza accorgersene, vivrà già dentro la risposta.

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Non so dire quando ho conosciuto Rilke, forse era il 2014 o il 2015 o il 2016, ma so dire con esattezza il luogo ed il momento.
Mi trovavo al Monastero di Bose con un’amica. Ero lì in una delle settimane estive che – all’epoca, ora non so – erano pensate, create e organizzate per accogliere i giovani. Un’esperienza comunitaria, molto libera e rispettosa del prossimo, in un luogo dove il cellulare non prendeva mai. Per me un paradiso, per altri probabilmente un inferno.
Il mio rapporto con la religione cattolica e con la religione in generale non è ottimo, ma sono sempre stata affascinata dalla vita monacale, dalla volontà, capacità e scelta di vivere una vita all’insegna della spiritualità, qualunque essa sia.
In una delle sere di quella settimana, monaci e monache organizzarono un momento all’insegna della lettura di poesie e pensieri, propri o non, e assaggi di amari casarecci. Durante lo stesso giorno parlai a lungo con un monaco che in quell’occasione lesse per me lo stralcio che qui vi ho riportato.
L’ho letto e riletto quasi con costanza, quasi fino ad impararlo a memoria, tanto da “farlo mio” ed interiorizzarlo.
E’ stato per tanto tempo una specie di ancora, di salvagente, un luogo e/o un momento sicuro in cui fermarmi a riflettere.

Tornata dal Monastero di Bose ho pensato di darmi ad un qualsiasi tipo di vita monacale?
No. O almeno, non allora e non ora.
Quello che so è che provo un sentimento misto tra l’invidia e l’ammirazione per chi arriva a tanto.

Lela .

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L’autore

René Karl Wilhelm Johann Josef Maria Rilke (Praga 1875 – Montreux, Svizzera 1926), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo austriaco di origine boema ed è considerato uno dei più importanti poeti di lingua tedesca del XX secolo.
Indirizzato dal padre alla carriera delle armi a 16 anni abbandonò l’accademia militare. Passando da Linz a Praga, di qui ancora a Monaco e a Berlino, fece studî irregolari. La certezza di una vocazione poetica gli venne a Monaco nel 1896. Determinanti per lo sviluppo della sua personalità furono le esperienze di viaggio in Toscana nel 1898 e in Russia (1898 e 1899) dove fu ricevuto dal vecchio Tolstoj. La sensibilità per le arti figurative lo spinse a vivere per due anni a Worpswede, villaggio di artisti nei pressi di Brema, dove si unì in matrimonio di breve durata alla scultrice Clara Westhoff, allieva di Rodin. Lo stesso Rodin fu per lui un interlocutore privilegiato e un modello per la sua ricerca formale.
Allo scoppio della guerra nel 1914, fu trattenuto in Germania, dove prestò servizio, a Monaco, in un ufficio di estrema retrovia. Finita la guerra, Rilke si stabilì nel piccolo castello alpino di Muzot, nel Vallese, ospite di un nuovo mecenate.
Gli ultimi suoi anni furono penosi a causa del rapido declino fisico; morì di leucemia all’età di 51 anni.
Rilke fu narratore e si cimentò anche nel teatro, ma fu soprattutto, o forse esclusivamente, un lirico, fra i più significativi e fra i più fortunati del secolo.

Rilke, Rainer Maria in https://www.treccani.it/enciclopedia/rainer-maria-rilke/ (consultata il 12.02.2024, ore 18:07)

La mia edizione

Lettere a un giovane di Rainer Maria Rilke
Prefazione di Enzo Bianchi
Qiqajon | Sympathetika, 2015, 127 p.

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