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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Maniac | Benjamin Labatut

  Labatut è cileno, nel bene e nel male, come lui stesso afferma, anche se è nato a Rotterdam in un momento non meglio precisato del 1980. La sua vita si divide tra il Cile e l'Olanda. Si impone al pubblico con Quando abbiamo smesso di capire il mondo nel 2020, edito da Adelphi. Un libro strano perché sta nel solco della narrativa, ma è anche un testo divulgativo. E' una narrazione scientifica che si realizza grazie a stratificazione di finzione. Quanta? Tutta quella che è necessaria per raccontarla. E questo esperimento così ben riuscito (ma un poco acerbo, a mio sentire) si replica in Maniac , acquistando le note del crescendo drammatico. All'inizio pare leggero, ci sono i fatti della vita, che anche se drammatici sono abbastanza comprensibili e gestibili, cose che le persone affrontano giorno dopo giorno da millenni, ma alla fine, via via che la narrazione procede, si faranno terrificanti. Il libro verrà chiuso e rimarrà tra le mani con un misto di orrore e sconcerto (...

La stagione della caccia | Andrea Camilleri

Camilleri non ha scritto solo romanzi di Montalbano  "Mi pare vera perdita di fiato dover dichiarare che nomi e situazioni (a parte la storia che è alla base del racconto) non hanno rapporto con persone realmente esistenti o con fatti realmente accaduti. Hanno invece rapporto fra me e la memoria della mia terra" . Andrea Camilleri   Questo è il primo libro di Andrea Camilleri che recensisco sul blog. Andrea Camilleri è nella mia top five da una vita. L'ho scoperto molto tempo fa grazie a un consiglio di lettura. Prima me lo schifavo. Mi venivano in mente le sciure che si appollaiavano davanti alla tv a guardare il commissario sulla Rai. Senza nulla togliere agli attori e alle attrici dello sceneggiato (che ho pure visto), mi sembrava una cosa vastasa , una parodia di commissario, con quella tipica frase che ormai era diventata una sorta di motto alla serie: " Montalbano, sono ". E quanto mi sbagliavo. Camilleri è uno di quei rarissimi scrittori che conoscono l...

Il re delle ceneri | Raymond E. Feist

Raymond E. Feist nasce a Los Angeles nel 1945. Scrive il suo romanzo di esordio nel lontano 1977, anno in cui consegue anche la laurea in scienze della comunicazione a San Diego. Il primo romanzo - Il signore della magia - è anche il primo libro di una trilogia, formato caro e amatissimo del genere fantastico. E proprio di fantasy, Feist è considerato una sorta di leggenda. Onestamente non posso che essere d’accordo. In questi pazzi tempi di proliferazione del genere,  spasmodica e incontrollata, tra fenomeni nati sui social e neofiti che ci si buttano a capofitto, Feist è stato rassicurante, riposante. Una sorta di ritorno a casa. Il re delle ceneri è il primo libro che me l'ha fatto conoscere, anche se devo confessare che il primo approccio non è stato molto idilliaco. Ho scoperto questo titolo bazzicando sulle proposte di Audible. Conoscevo già la voce narrante di Riccardo Ricobello, ed essendomi piaciuto molto, ho pensato di fidarmi. Non ha funzionato. L'ho abbandonato ...

Donne senza paura ✴︎ 150 anni di lotte per l’emancipazione femminile | M. Breen & J. Jordhal

  Marta Breen e Jenny Jordahl hanno scritto e disegnato uno dei fumetti sulla storia del femminismo (o meglio, dei femminismi) più riusciti e spassosi degli ultimi tempi. Con un tratto accattivante e super efficacie e uno stile narrativo preciso e pungente, ci offrono un excursus storico dall'Ottocento ai giorni nostri su come se la passavano le donne europee, e su quello che hanno fatto per rivendicare i propri diritti all'esistenza civile, politica e sociale. Siamo nell'Ottocento. Le donne sembrano vivere su un pianeta a parte. Non possono frequentare la scuola ne farsi un'istruzione al pari degli uomini. Non possono lavorare ne mantenersi in autonomia. Non possono votare e prendere decisioni politiche. Giuridicamente la donna è equiparata a bambinǝ e schiavǝ, risultando pertanto incapace. Finché è nubile è il padre a decidere di lei e per lei, poi con un lesto passaggio di mano, una volta sposata, questo potere passa nelle mani del marito. Questa è la ...

Honjok – L’arte di vivere da soli

 Quando non sei disturbato dagli altri puoi prestare maggiore attenzione a quello che stai facendo e al mondo intorno a te. Honjok – L’arte di vivere da soli di Francie Healey introduzione di Crystal Tai Anno di pubblicazione: 2020 ____________________________________ Stando da soli si ha l’opportunità di focalizzarsi sul qui e ora, ed è più semplice praticare l’arte di essere pienamente presenti senza distrazioni. Quando non sei disturbato dagli altri puoi prestare maggiore attenzione a quello che stai facendo e al mondo intorno a te. Puoi concentrarti totalmente sull’esperienza di gustare il tuo cibo o di assaporarti la tua passeggiata quando nessuno pretende la tua attenzione o la tua conversazione. ____________________________________ Honjok , una parola coreana che significa “tribù di una sola persona”. Con questa parola in Corea vengono definite tutte quelle persone, soprattutto giovani, il cui nucleo familiare è composto da se stessi: vivono soli, mangiano soli, viaggiano so...

Lettere a un giovane

…ciò che conta, di conseguenza, è vivere tutto. Lettere a un giovane di Rainer Maria Rilke Anno di pubblicazione: 1929 ____________________________________ […] Lei è così giovane, e si trova così al di qua di ogni inizio, e io vorrei, meglio che posso, caro amico, pregarLa di avere pazienza con tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande che ha in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti un una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserLe date, perché non sarebbe in grado di viverle. E ciò che conta, di conseguenza, è vivere tutto. Viva le Sue domande, adesso. Forse, così, un giorno lontano, a poco a poco, senza accorgersene, vivrà già dentro la risposta. ____________________________________ Non so dire quando ho conosciuto Rilke, forse era il 2014 o il 2015 o il 2016, ma so dire con esattezza il luogo ed il momento. Mi trovavo al Monastero di Bose con un’amica. Er...

Letture di gennaio | #wrapup

Dopo la riflessione, il vero wrapup Dopo la breve riflessione di ieri, eccoci con il vero, verissimo #wrapup del mese di gennaio.  Un gennaio dedicato quasi completamente ai fumetti, ai manga e alle graphic novel! Una delizia per gli occhi e per il cuore, perchè a me piacciono davvero tantissimo. I diari della speziale vol. 7-11 di Natsu Hyuuga & Itsuki Nanao | J-pop Senza troppi giri di parole, questo è sicuramente uno dei manga che mi sta piacendo di più in assoluto. Lo leggo con così tanto piacere che l'idea di aspettare le uscite (che non hanno una cadenza regolare), mi manda in totale sbattimento. So già che lo consumerò a furia di sfogliarlo. La storia è piacevolmente intricata, ricca di colpi di scena, situazioni da sbrogliare e misteri da risolvere, con l'immancabile storia d'amore che tuttavia non fa venire il diabete, e di conseguenza può soddisfare e incuriosire un pò tutti. I disegni poi, sono davvero ben fatti e curati nei minimi particolari. In questi volu...

Letture di gennaio | non è un #wrapup

Come uscire dalla comfort zone |1a parte Per me gennaio rappresenta il mese della serenità e della ritrovata calma. Dopo l'andirivieni di dicembre, con tutte le festività, i fuori programma, il cibo abbondante delle cene in famiglia e del Natale, gennaio rappresenta il ritorno alle abitudini, la sfida dei buoni propositi, il ricominciare che si consolida. Mi piace molto come periodo dell'anno. Apprezzo il suo freddo pungente e gelido, bianco, che si manifesta la mattina presto, mentre in macchina costeggio i campi imbiancati per andare in negozio, a lavorare. Apprezzo i momenti passati al caldo, mentre mi affaccendo in mille cose ritrovate e da sperimentare, bevendo cose bollenti. Quest'anno l'ho particolarmente apprezzato anche per le letture che ho fatto. Sono state molte, perché mi sentivo propensa e di buon umore. Avevo davvero tanta voglia di leggere e l'ho fatto con grande piacere. A parte Il re delle ceneri, che è un romanzo fantasy – il mio genere prediletto...